Per questo gruppo di lettura, abbiamo scelto di leggere Batman: Nӧel, di Lee Bermejo, e ne abbiamo affrontato la lettura nelle varie edizioni uscite in Italia a partire dal 2012 (Panini 2021, RW Lion 2012, pubblicato con il titolo Batman: Natale).
Prima opera da autore per Bermejo, che accompagnato dalla colorista Barbara Ciardo, ci trasporta in una sua “storia natalizia” che ha come protagonista il nostro eroe mascherato.
Una rivisitazione del “Canto di Natale” di Dickens, per la quale l’autore attinge dall’universo di Batman, ma senza dover sottostare alla continuity: il punto di vista completamente soggettivo del narratore infatti libera l’autore e gli permette di dare vita alla sua visione, potendo usare rivisitazioni dei costumi, degli ambienti di Gotham e catapultandoci in un universo in cui traspare la morte del giovane Robin, che analogamente alla figura di Marley, diventa il punto focale del cambiamento nel nostro protagonista.
Una visione che dal punto di vista grafico ci è subito risultata di notevole fattura, sia per l’attenzione nel creare un’atmosfera che potesse richiamare il canto di Natale, sia per i dettagli: la caratterizzazione di ogni individuo di una folla, i dettagli dei costumi dei personaggi, le tecniche di impaginazione, in particolare l’uso ricorrente di splash page e divisione dei riquadri o tecniche illustrative al fine di rendere l’opera dinamica. Degna di nota è la sezione finale, con le osservazioni di Bermejo sulle tavole e con la presenza delle bozze di alcune scene, che palesa al lettore il lavoro di ricerca e dettaglio e di come sia importante la colorazione delle tavole. Se infatti le tavole sono egregiamente disegnate, è da notare anche il lavoro di colorazione di Ciardo, che ne esalta le atmosfere e ne scandisce i momenti contraddistinguendo le fasi del racconto ed esaltandole. Nell’opera si nota come ogni fase del racconto sia scandito dalla predominanza di un colore, come se i colori stessi scandissero i tempi della storia.
In merito alla trama si nota come Bermejo abbia voluto usare la riscrittura della storia di Dickens, per narrare di un Batman, immerso nella sua rabbia, che guida il lettore in una indagine durante la notte di Natale e che, partendo dalla ricerca di un “criminale per necessità”, lo porterà a confrontarsi con la sua eterna controparte, Joker. Un viaggio in cui Batman ci viene mostrato superbo, in cui si crede più buono degli altri, e che per questo travalica i confini, venendo inquadrato a posteriori come un criminale. Un Batman che pur di raggiungere i suoi scopi si ritrova ad essere uguale al Joker.
L’opera utilizza la struttura del Canto di Natale per mettere in scena una retrospettiva sul Pipistrello, dove i canonici tre fantasmi che spingono il protagonista alla riflessione si materializzano nei personaggi del mondo DC (Catwoman, Superman / Gordon, Joker) e che lo guideranno in questa avventura. Questa riscrittura della storia non risulta parodica o satirica né viene adoperata al fine di veicolare un messaggio dell’autore, ma è utilizzata per accompagnarci in una storia di Batman, filtrandola attraverso un punto di vista insolito, quello del bambino a cui è stata raccontata. Non si percepisce quindi nessun messaggio di denuncia, ma solo la volontà dell’autore di narrarci una storia di Batman.
Ma tutto questo non è altro che un racconto, come ci ricorda il narratore alla fine dell’opera, narratagli tempo addietro e quindi “non tutto deve essersi necessariamente svolto così”, perché quello che realmente conta è interrogarsi sulla morale della storia che ci è stata raccontata.
In conclusione, abbiamo trovato che questa riscrittura del Canto di Natale con un Batman-Scroodge, anche se molto lineare, ci ponga di fronte a quel confine fra eroe e criminale che ha da sempre contraddistinto Batman, presentandoci sotto un punto di vista differente il dilemma che affligge l’eroe, ovvero una verità molto semplice: mezzi e fini non sono due realtà inscindibili. Se sorvoliamo sui mezzi, che sia per un bene superiore o per semplice vendetta, allora cosa distingue un eroe da un criminale?